Lòm a Mêrz: il fuoco che illumina la Romagna contadina

Nel cuore della Romagna, dove le tradizioni contadine sono ancora vive, esiste un’usanza che ogni anno, tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, accende il legame con il passato: Lòm a Mêrz. Questo antico rito agricolo, il cui nome in dialetto significa “Lume a marzo”, si ripete ancora oggi nelle campagne, celebrando la fine dell’inverno e l’inizio di una nuova stagione di speranza e abbondanza.

Ma qual è l’origine di questa tradizione? Come si festeggiava un tempo e come viene celebrata oggi?Con queste mie righe ti guiderò alla scoperta di un pezzo autentico di Romagna, tra storia, folklore e sapori contadini.

Origini e significato di Lòm a Mêrz

Le radici di Lòm a Mêrz affondano in un passato lontano, quando la vita dei contadini era scandita dai ritmi della natura e la terra rappresentava la principale fonte di sostentamento.

Alla fine dell’inverno, con l’arrivo di marzo, si avvicinava il momento della semina, e i contadini sentivano il bisogno di propiziare un raccolto abbondante.

Per farlo, accendevano grandi falò nei campi, simbolo di purificazione e di buon auspicio. Il fuoco, infatti, aveva un duplice scopo: da un lato allontanava gli spiriti maligni e le negatività dell’anno passato, dall’altro riscaldava la terra e segnava il ritorno della luce dopo i lunghi mesi invernali.

Questa pratica ha sicuramente origini pagane, legate ai riti agrari precristiani, ma nel tempo si è intrecciata con la cultura cristiana, diventando un momento di comunità e condivisione.

Attorno ai fuochi si riunivano intere famiglie e vicinati, per mangiare, bere e cantare, rafforzando i legami tra le persone.

Come si festeggiava un tempo

Se potessimo fare un salto indietro nel tempo e immergerci in una serata di Lòm a Mêrz di cento o duecento anni fa, ci troveremmo in una scena affascinante.

I contadini raccoglievano rami secchi, sterpaglie e vecchie fascine per creare grandi cataste di legna nei campi. Al tramonto, con un semplice gesto, il fuoco veniva acceso, e le fiamme illuminavano la notte.

Le famiglie si riunivano attorno al falò, raccontandosi storie, intonando canti popolari e condividendo il cibo preparato per l’occasione.

Uno degli elementi tipici di questa festa era la cucina contadina: si mangiavano piadina calda, formaggi, salumi e, naturalmente, si beveva vino, il robusto Sangiovese della zona. Alcune famiglie preparavano polenta, da gustare con il ragù o con il formaggio di fossa.

Il momento più atteso della serata era la danza attorno al fuoco: uomini e donne ballavano per celebrare la vita e la fertilità della terra.

Il fuoco, elemento centrale del Lòm a Mêrz, ha sempre avuto un forte valore simbolico in molte culture contadine. In Romagna, rappresentava la luce che scaccia le tenebre dell’inverno, purificando la terra e preparandola per le nuove semine. Saltare sopra le fiamme era considerato un gesto di buon auspicio e protezione per l’anno in corso, il fuoco rappresentava la rinascita ed il rinnovamento.

Lòm a Mêrz e fogheraccia guarda il video di Torre dell’Orologio-La bella Romagna.

Lòm a Mêrz oggi: tra tradizione e riscoperta

Oggi Lòm a Mêrz non è più una necessità agricola, un rito propiziatorio, ma rappresenta un momento di forte coesione sociale nelle comunità rurali della Romagna. Queste serate oltre a celebrare l’arrivo della primavera, cono anche l’occasione per condividere storie, leggende e tradizioni orali che vengono tramandate di generazione in generazione. Questo momento di aggregazione è fondamentale per rafforzare i legami comunitari e per mantenere viva l’identità culturale della Romagna. E’ un evento culturale che celebra la tradizione romagnola.

Dal 2000, grazie all’impegno dell’Associazione Il Lume a Marzo, questa tradizione è stata riportata in vita con una serie di eventi diffusi in tutta la Romagna.

Ogni anno, tra fine febbraio e inizio marzo, borghi e campagne si animano con rievocazioni storiche, spettacoli folkloristici e degustazioni di prodotti tipici. Ecco alcune delle località dove si festeggia Lòm a Mêrz oggi:

  • Santarcangelo di Romagna – Uno dei luoghi più suggestivi dove vivere questa tradizione, con eventi nel centro storico e nelle campagne circostanti;
  • Ravenna e dintorni – Alcuni agriturismi e associazioni organizzano serate a tema con falò, canti e racconti di storie contadine;
  • Cesena e Forlì – Qui la tradizione si fonde con la cultura gastronomica locale, con eventi dedicati ai sapori tipici della Romagna;
  • Faenza e il territorio imolese – Dove la celebrazione si intreccia con la storia medievale della città.

Durante queste serate, oltre ai falò, è possibile assistere a spettacoli di musica popolare, laboratori per bambini e racconti di antiche leggende romagnole.

Molti agriturismi e aziende agricole organizzano cene a tema, proponendo piatti della tradizione, Cerca qui la festa che fa per te

I sapori di Lòm a Mêrz: cosa mangiare

Uno degli aspetti più affascinanti di questa festa è senza dubbio il cibo.

Se vuoi vivere appieno l’esperienza di Lòm a Mêrz, e magari ricrearla a casa tua, ecco alcuni piatti tipici da gustare:

  • Piadina romagnola, da farcire con squacquerone, prosciutto crudo o salsiccia alla brace e cipolla;
  • Polenta con ragù o formaggio di fossa, un classico della cucina contadina;
  • Ciambella romagnola, il dolce perfetto per accompagnare un bicchiere di vino dolce;
  • Saba e mistocchine, la saba è uno sciroppo d’uva che si usa per dolcificare, mentre le mistocchine sono piccole focaccine a base di farina di castagne tipiche delle zona bolognese;
  • Vino Sangiovese, non può di certo mancare un buon bicchiere di vino rosso, simbolo della Romagna.

Se partecipi a una serata di Lòm a Mêrz, troverai sicuramente questi piatti sulle tavolate, accompagnati da canti e racconti che ti faranno sentire parte della tradizione.

Perché partecipare a Lòm a Mêrz?

Se ami la Romagna e le sue tradizioni, Lòm a Mêrz è un’esperienza che non puoi perdere. È un’occasione per:

  • Scoprire la cultura contadina e le sue antiche usanze;
  • Godersi una serata attorno al fuoco, con musica e convivialità;
  • Assaporare il meglio della cucina romagnola, in un’atmosfera autentica;
  • Visitare borghi e campagne, immergendoti in una Romagna più intima e genuina.

Ogni anno, sempre più persone si avvicinano a questa festa, riscoprendo il valore della comunità e della condivisione. Se vuoi vivere un momento autentico e speciale, segnati le date e cerca un evento vicino a te: il fuoco di Lòm a Mêrz ti aspetta per illuminare il cammino verso la primavera.

E per rendere la tua esperienza in Romagna ancora più speciale, prenota il tuo soggiorno a “Il Pozzo degli Aforismi”! Ti aspettiamo per farti sentire a casa, con il calore e l’ospitalità tipici della Romagna.

Tagged: Tags    

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *