La Festa della Liberazione in Romagna: storia, resistenza e celebrazioni

Il 25 aprile è una data simbolica per l’Italia intera, ma in Emilia-Romagna assume un significato ancora più profondo. Questa regione fu teatro di alcune delle battaglie più decisive della Seconda Guerra Mondiale e vide il coraggio straordinario dei partigiani nella lotta contro il nazifascismo. Oggi, le città romagnole celebrano la Festa della Liberazione con eventi commemorativi, manifestazioni e appuntamenti culturali che tengono viva la memoria.

La Seconda Guerra Mondiale in Romagna e la Resistenza

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, la Romagna divenne un campo di battaglia strategico tra le truppe tedesche, la Repubblica Sociale Italiana e le forze alleate. La regione fu attraversata dalla Linea Gotica, una delle principali fortificazioni difensive dei nazisti, che andava dalla Toscana fino all’Adriatico.

Tra il 1944 e il 1945, le truppe alleate e i partigiani romagnoli combatterono aspramente per liberare le città dalla morsa dell’occupazione. Forlì, Ravenna, Cesena e Rimini furono tra le più colpite dai bombardamenti, e la popolazione civile pagò un prezzo altissimo in termini di vittime e distruzioni.

Le formazioni partigiane della Brigata Garibaldi e della Brigata Matteotti furono tra le più attive nella lotta, effettuando azioni di sabotaggio, attentati contro le forze nazifasciste e operazioni di intelligence per le truppe alleate. L’apporto della Resistenza fu fondamentale nel creare un clima di insicurezza per gli occupanti e nel facilitare l’avanzata degli Alleati.

Forlì fu teatro di eventi cruciali durante la guerra. La città, occupata dai nazifascisti, vide il sacrificio di molti partigiani, tra cui i fratelli Spazzoli Corbari ed Iris Versari, diventati simbolo della lotta per la libertà. In diversi punti della città, trovi lapidi e monumenti che raccontano questa storia.

Uomini e donne della Resistenza romagnola

La Resistenza in Romagna fu alimentata dal coraggio di uomini e donne che scelsero di opporsi al nazifascismo, spesso a costo della propria vita. Vi furono uomini che presero le armi, organizzarono azioni di sabotaggio e guidarono intere brigate partigiane.

Tra questi ricordiamo:

  • Silvio Corbari, Adriano Casadei, Arturo Spazoli, forlivesi, tre dei partigiani più celebri in Romagna, protagonisti di audaci azioni contro i nazifascisti. Catturati e uccisi nel 1944, ma la sua leggenda è ancora viva.
  • Arrigo Boldrini, ravennate, comandante della Brigata Garibaldi e figura chiave nella liberazione della sua città. Dopo la guerra, continuò il suo impegno politico.
  • Mario Gordini, leader della Resistenza ravennate, fondamentale nella lotta contro l’occupazione tedesca.

Molti altri, spesso rimasti senza nome nella memoria collettiva, combatterono in clandestinità, rischiando la deportazione e la fucilazione.

Accanto a questi uomini valori c’erano le staffette che trasportavano informazioni, armi e cibo per i combattenti , le infermiere che curavano i feriti e le combattenti in prima linea, donne Romagnole di grande valore che rischiavano la vita per la libertà, donne partigiane che ebbero un ruolo cruciale nella liberazione.

Tra le figure più emblematiche ricordiamo:

  • Irma Bandiera, partigiana bolognese torturata e uccisa dai nazifascisti per non aver rivelato informazioni sui suoi compagni.
  • Irene Versari, giovane partigiana romagnola, del battaglione Corbari, catturata e uccisa dai nazisti a soli 22 anni, dopo aver combattuto con coraggio nella Resistenza.
  • Donne anonime, madri, mogli e figlie che nascosero partigiani, sfamarono combattenti e rischiarono la deportazione pur di difendere la libertà.

Il loro contributo fu riconosciuto solo molti anni dopo la fine della guerra.

Senza la Resistenza e il sacrificio di questi uomini e donne la Liberazione sarebbe stata impossibile.

I Martiri Partigiani di Piazza Saffi: Il Coraggio della Resistenza

Piazza Saffi fu teatro di una delle pagine più tragiche della storia di Forlì.

I partigiani Silvio Corbari, Iris Versari, Adriano Casadei e Arturo Spazzoli, membri della leggendaria Banda Corbari, furono catturati dai fascisti e giustiziati.

Dopo alcuni giorni, il 18 agosto 1944, i loro corpi vennero esposti ai lampioni della piazza come monito per la popolazione, in un gesto di brutale intimidazione.

Ma il loro sacrificio non fu vano: il coraggio di questi uomini e donne divenne un simbolo della lotta per la libertà.

Gli eventi del 25 aprile 2025 in Romagna

Oggi la Romagna celebra la Festa della Liberazione con una serie di eventi commemorativi e culturali che uniscono storia, memoria e partecipazione attiva.

Ecco alcune delle principali iniziative previste per il 25 aprile 2025:

Forlì

  • Cerimonia Ufficiale in Piazza Saffi: la giornata inizia con la tradizionale Cerimonia Istituzionale in Piazza Saffi, cuore della città. Alle 9:30, le autorità locali, le associazioni partigiane e i cittadini si radunano per onorare i caduti con discorsi e la deposizione di corone ai monumenti commemorativi.
  • Da non perdere:L’omaggio ai Martiri della Resistenza
  • Festa al Parco Urbano “Franco Agosto” Nel pomeriggio, il clima solenne lascia spazio alla convivialità con la Festa Popolare della Liberazione presso il Parco Urbano Franco Agosto. Qui troverai: Concerti di musica dal vivo, Stand gastronomici con specialità romagnole, attività per famiglie e bambini.
  • In caso di maltempo, il concerto si sposta nel Salone Comunale di Piazza Saffi.

Ravenna

  • Camminata della Memoria, un itinerario tra i luoghi simbolo della Resistenza.
  • Concerto per la Liberazione, con artisti locali che si esibiranno in piazza del Popolo.
  • Mostra fotografica “Ravenna sotto l’occupazione”, con immagini inedite dell’epoca.

Cesena

  • Fiaccolata serale lungo le strade del centro storico, con letture di testimonianze.
  • Conferenze storiche sulle battaglie della Linea Gotica.
  • Proiezione del documentario “La Romagna ribelle”, che racconta la guerra attraverso gli occhi dei suoi protagonisti.

Rimini

  • Corteo storico con figuranti in divisa partigiana.
  • Esposizione di veicoli militari d’epoca e rievocazione della Liberazione.
  • Spettacoli teatrali e musicali in Piazza Cavour.

Perché è importante ricordare?

Oggi, più che mai, il 25 aprile non è solo una data del calendario, ma un simbolo di lotta per la libertà e la democrazia. La memoria storica ci insegna che la pace e i diritti conquistati con il sacrificio di tanti non sono scontati, ma vanno difesi ogni giorno.

Partecipare alle celebrazioni significa rendere omaggio a chi ha combattuto per un’Italia libera e democratica, e tramandare alle nuove generazioni il valore della Resistenza.


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